materiali sulle arti a genova, 1960-2018





1981: CINDY SHERMAN ALLA SAMANGALLERY


Le donne ritratte sono stereotipi che ho preso dalla mia esperienza delle immagini divulgate dai media. Si tratta di personaggi credibili, ma non di persone reali. Sono io che comunico loro quell’impressione di realtà. Io prendo sulle prime lo spunto dall’idea che ho di un personaggio e quindi, in modo del tutto naturale, dal suo modo di vestire, dal trucco e dall’ambientazione, elementi che mi consentono di costruire la scena.
Le scene hanno un aspetto noto, familiare, ma non sono assolutamente ricostruzioni di qualcosa di specifico. Specialmente nelle fotografie recenti, la donne sono piuttosto qualunque, e , se si trattasse di foto di donne reali, darebbero l’impressione di essere donne scarsamente interessanti.
L’istantanea di una situazione reale è piuttosto anodina, priva di intensità drammatica. Essendo opere d’invenzione le mie fotografie possono esprimere un contenuto più complesso. L’interesse che delle fotografie possono suscitare sta nella drammaticità della situazione, nel modo di presentarla e nella personalità del soggetto ritratto. Le scene rappresentano come i momenti di una narrazione avente un suo sviluppo, benché in realtà non vi sia alcuna narrazione a sostenere il senso della scena ritratta. Quella che io ritraggo è un’attrice che recita la parte di una donna che sta a sua volta recitando una parte. Si tratta di figure femminili che ci sono familiari – ad esempio donne che non sono belle ma che vogliono apparire tali con l’uso convenzionale del trucco, dell’abbigliamento e della posa.
C’è in queste fotografie un elemento narrativo sottinteso rappresentato da contraddizioni emotive, come per esempio quelle di una donna vulnerabile che si atteggi a donna forte o di una donna forte che ostenta una voluta debolezza, ecc. Le immagini sono momenti staccati dall’azione: colgono le reazioni dei personaggi di fronte a qualcosa che dovrà succedere.

 

 










Testo di Cindy Sherman, dal volantino di galleria.
Immagine in alto: cartolina di invito alla mostra, inaugurata il 23 maggio 1981.
Altre immagini da "Saman" n. 24, aprile maggio 1981.